Nell'ultimo mese non ho avuto praticamente tempo nè testa di dedicarmi al blog, per motivi sopratutto di studio, però la mia mini recensione di questo libro che ho iniziato a leggere a novembre, non potevo saltarla dato poi che è passato quasi un mese da quando ho finito di leggerlo.
La scienza dei simpson è un libro strutturato davvero bene, è diviso principalmente in argomenti, molto spesso di attualità, ma spesse volte generalizza le questioni e si va a finire in tutt'altri ambiti dalla storia alla filosofia e alla religione. Vi è, inoltre, una continua trasposizione di atteggiamenti tra due mondi quello reale e quello di Springfield, che diventeranno più paralleli che mai(si scoprirà girando pagina dopo pagina), che avvalora la tesi che i Simpson rispetto ad un normale cartone animato hanno qualcosa in più, che ci aiuta a ragionare e nello stesso momento a divertirci. A parer mio è di vitale importanta la prefazione e le prime pagine del libro che sono molto soggettive da parte dell' autore che spiega con parole semplici come nasce la sua passione per i Simpson.
Il titolo nasce dal fatto che Malaspina è uno scienzato affarmatissimo e ha trovato in questo cartone un vero pozzo di scienza del quale ne illustra tutte le sfaccettature, che in certi momenti diventano anche curiosità(e quante!) che per gli appassionati sono il pane quotidiano.
In copertina c'è Lisa che è un po' l'emblema della scienza, del sapere, della cultura nei Simpson e la stessa infatti verrà richiamata più volte dall' autore nel susseguirsi di pagine.
In complessivo oggettivamente è un buon libro scritto bene e curato parecchio nella ricerca di base, l'unico difetto è che qualche volta è davvero troppo schierato dalla parte "gialla".
Consigliatissimo, anche per il prezzo, a tutti gli "scettici del cartone" , agli estimatori dei Griffin, e agli appassionati.
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